Modulo 1.3: stesura di intonaco su superfici verticali
CULTURA DELLA SICUREZZA


Protezioni collettive ed individuali - durata 30 ‘

Lucido N. 1 tempo previsto 30’

  1. Evidenziare la seguente priorità nella scelta delle misure:

misure di prevenzione

misure di protezione collettive

misure di protezione individuale

esempio: caduta di sassi dall’alto sul capo dei lavoratori, durante la movimentazione del calcestruzzo con la tramoggia e la gru a torre

misure preventive:

  • dislocazione delle postazioni fisse di lavoro e di passaggio fuori dal raggio di azione della gru
  • pulizia della parte esterna della tramoggia, per impedire che i sassi restino attaccati
  • riempimento non eccessivo della tramoggia
  • uso dell’impianto allontanando il personale non addetto
  • corretta dinamica della movimentazione

protezioni collettive:

  • uso di tettoie a protezione dei posti do comando delle macchine che inevitabilmente sono posto all’interno del raggio di azione della gru ( centrale di betonaggio )
  • uso di tettoie o di ripari a protezione dei posti di passaggio posti inevitabilmente sotto il raggio di azione della gru

protezioni individuali:

  • uso dell’elmetto protettivo del capo

  1. Evidenziare come di fronte al rischio, sia necessario usare tutte le tipologie di misure, e che nessuna esclude l’altra

Modulo 1.3 3

Esecuzione sicura delle opere provvisionali - durata 30 ‘

Lucidi N. 2 - 3 tempo previsto 30’

Esporre il testo con l’ausilio dei disegni illustrativi

Modulo 1.3 4

Dispositivi di protezione individuale - durata 60 ‘

Lucido N. 4 tempo previsto 60’

Riguardo alle caratteristiche dei DPI, riportare i seguenti esempi:

massima efficienza; nel caso di DPI per la protezione delle vie respiratorie, devono essere scelti e usati filtri idonei ed efficaci in relazione alle specifiche caratteristiche dell’inquinante, che può essere molto vario e rappresentato da:

polveri inerti durante il taglio, la perforatura, la demolizione di laterizi

da microfibre durante i lavori su amianto

da fumi durante la saldatura

da vapori durante l’uso di peci o catrami

adattamento alle caratteristiche del corpo; le maschere facciali devono avere i bordi in grado di conformarsi al viso dell’utilizzatore, in modo da aderire bene al viso stesso; nel caso ciò non avvenga, si creano fessure che durante la fase di inspirazione introducono l’inquinante baipassando il filtro, e rendendo inefficace il DPI.

arrecare il minimo disturbo all’utilizzatore; per quanto confortevoli ed ergonomici, i DPI rappresentano comunque un attrezzo meno confortevole del normale abbigliamento. Per poter essere indossati per lungo tempo, devono originare il minor disturbo possibile al lavoratore.

Esempio le scarpe antinfortunistiche devono:

  • essere leggere
  • non essere rigide
  • consentire la traspirazione del piede
  • avere il bordo della calotta in acciaio superiore sagomato in modo tale da non recare danno al collo del piede

non determinare essi stessi dei rischi;

Esempio gli otoprotettori non devono isolare acusticamente l’utilizzatore, ma abbattere le frequenze di rumore particolarmente dannose all’udito umano o prodotte con particolare intensità dalla lavorazione specifica. L’isolamento acustico dell’addetto può originare altri rischi, se ad esempio l’operatore è addetto all’uso di macchine semoventi, se opera in una zona nella quale vi è la necessità di avvertire segnalazioni di pericolo ecc.

L’uso degli occhiali può ad esempio limitare il campo visivo dell’utilizzatore, e quindi originare o aggravare rischi di vario genere.

Tener conto delle esigenze di salute dei singoli utilizzatori;

Esempi

l’uso degli occhiali da parte di lavoratori con disturbi alla vista

l’uso di otoprotettori da parte di lavoratori soggetti ad infezione al condotto uditivo esterno

l’uso delle scarpe da parte di lavoratori con i piedi piatti

essere compatibili fra di loro;

Esempi

l’uso del casco contestualmente alle cuffie e alla visiera

Esempio di modalità d’uso degli otoprotettori

1 - CUFFIE

  • ASSICURARSI CHE NON SIANO USURATE O IMBRATTATE
  • REGOLARE LE DIMENSIONI DELL’ARCHETTO IN MODO DA CONSENTIRE UNA BUONA ADERENZA ALLA TESTA
  • ELIMINARE O SPOSTARE OGNI OSTACOLO CHE IMPEDISCA L’ADERENZA DEL BORDO DELLE CUFFIETTE ALL’AREA DELLA TESTA CIRCOSTANTE IL PADIGLIONE AURICOLARE ( CAPELLI, OCCHIALI )
  • SE LA CUFFIE NON E’ ADERENTE ALLA TESTA PERDE LA SUA EFFICACIA
  • DOPO L’USO RIPORRE LE CUFFIE IN UN LUOGO PERSONALE E PULITO

2 - INSERTI

  • ASSICURARSI CHE NON SIANO IMBRATTATI ( MEGLIO UTILIZZARE I MONOUSO )
  • LAVARSI ACCURATAMENTE LE MANI CON ACQUA E DETERGENTE
  • CONTEMPORANEAMENTE CON UNA MANO COMPRIMERE L’INSERTO E CON L’ALTRA ALZARE LEGGERMENTE " L’ORECCHIO " ED INTRODURRE L’INSERTO NEL CONDOTTO UDITIVO ESTERNO
  • SE L’INSERTO NON E’ INTRODOTTO MA SOLAMENTE APPOGGIATO ESTERNAMENTE, PERDE BUONA PARTE DELLA SUA EFFICACIA.
  • SE NON MONOUSO, DOPO L’UTILIZZO PULIRE ACCURATAMENTE E RIPORRE NEL CONTENITORE IN UN LUOGO PERSONALE E PULITO.


PUNTI RILEVANTI DA ILLUSTRARE