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Guardando al Futuro

Uno degli aspetti più interessanti di questa ricerca sul rapporto tra i giovani occupati in edilizia e la propria attività riguarda le prospettive future, le aspettative di carriera, l’immaginario individuale e collettivo rispetto al domani.
Dal questionario emerge come la maggior parte dei giovani si dichiari ottimista rispetto al proprio futuro professionale, vedendosi in prospettiva fra dieci anni in una situazione migliore dell’attuale (50.4 per cento): un dato che assume maggiore forza a fronte di un 36 per cento di incerti che non sa che cosa l’aspetta o non risponde.
Eppure davanti alle prospettive di carriera che può offrire l’edilizia, la maggior parte sembra cauta: tra un 25 e un 30 per cento non ritiene di rispondere alle relative domande.
Interessante è la valutazione su che cosa significhi fare carriera. Un quarto di coloro che hanno risposto alle cinque definizioni proposte sceglie la propensione a trasformarsi in imprenditore (avere un’impresa propria), un secondo quarto sceglie il parametro del guadagno (fare soldi); una percentuale superiore punta invece sulla specializzazione. È il percorso individuato dal 34 per cento dei giovani per fare carriera.

Cosa significa per te fare carriera?

Totale Nord
Totale Centro
Totale Sud
Totale Italia
*
203
100
12
315
-
63
31,0
18
18,0
0
0,0
81
25,7
a
32
22,9
16
19,5
1
8,3
49
15,6
b
9
6,4
1
1,2
0
0,0
10
3,2
c
38
27,0
11
13,4
5
41,7
54
17,1
d
22
15,7
14
17,1
2
16,7
38
12,1
e
28
20,0
12
14,6
4
33,3
44
14,0
z
11
7,9
28
34,1
0
0,0
39
12,4
203
100
12
315

*
numero questionari
-
non risponde
a
avere impresa propria
b
avere altri sotto di me
c
essere specializzato
d
lavorare bene ed essere richiesti
e
fare soldi
z
altro

Del resto, come avevamo visto, la specializzazione è stata considerata importante da oltre l’87% dei giovani. Essa è uno strumento di crescita professionale all’interno del settore, ma non costituisce un alternativa alle altre condizioni richiamate nel questionario. Anzi si tratta di tutte condizioni tra loro integrate, l’una non solo non esclude le altre, bensì le rafforza. Si potrebbe dire che mettendo una accanto all’altra quattro delle cinque risposte proposte - scarsa importanza anche per il numero delle indicazioni riveste l’avere altri sotto di me, che in qualche modo potrebbe essere assorbita dal desiderio di crearsi un’impresa propria - si ottengono gli elementi che costituiscono l’architettura del profilo di sé nel prossimo futuro della stragrande maggioranza dei ragazzi intervistati.
Tutti considerano essenziale una crescita professionale. C’è ancora molto da imparare è il leit motiv che ricorre nelle interviste. La specializzazione è sinonimo di crescita, di apprendimento, di acquisite abilità e conoscenze, di esperienza conquistata. Tutto quel complesso di capacità che garantiscono di lavorare bene e di essere richiesti. Ma per poter gestire al meglio queste capacità e garantirsi un ritorno economico, un guadagno adeguato, fare soldi, per molti non vi è che avere un’impresa propria.