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Dieci Regole di Buona Prassi

1. Formare per la carriera
  La formazione deve favorire, in particolare nei giovani in ingresso nel settore, la costruzione di un progetto personale di progressione professionale (carriera) per contribuire a consolidare una permanenza sempre più professionalizzata nel settore.
2. Stimolare la voglia di progredire
  Impara l’arte e gioca le tue carte: potrebbe essere il messaggio da trasmettere ai giovani lavoratori. In questo settore c’Ë spazio per chi vuole progredire, in questo lavoro ci possono essere soddsfazioni professionali, in questo mestiere le capacità professionali vengono valorizzate.

3.

Gestire l’inserimento lavorativo
  La Scuola Edile non deve limitarsi a erogare i cicli formativi, ma deve saper gestire le prime fasi dell’inserimento lavorativo, favorendo e sviluppando un dialogo a tre: giovane - impresa - scuola edile.
4. Seguire la storia lavorativa dei giovani formati
  Registrare e seguire nel tempo la storia lavorativa e l’evoluzione professionale dei lavoratori formati appare una missione importante della Scuola Edile, con ritorni utili in termini di valutazione dell’efficacia e di proposte di formazione continua, utilizzando il Libretto Personale di Formazione Edile.
5. Costruire una omogenea e affidabile formazione di base
  E’ necessario individuare con precisione gli elementi concettuali e le competenze che definiscono il lavoro qualificato in edilizia e su queste basi costruire un programma formativo affidabile, efficace e produttivo. Le maestranze dovranno soprattutto essere capaci di ìimparare continuamente ad apprendereî e sviluppare una propria autonomia professionale.
6. Costruire le basi per l’utilizzo della formazione continua
  Va praticato il principio della formazione lungo tutto l’arco della vita professionale (formazione continua). Chi riceve una buona formazione di base a inizio carriera sarà un buon utilizzatore della formazione continua.
7. Assumere la centralità del "costruire a regola d’arte"
  Tutto cambia e si evolve in edilizia.
Resta comunque la convinzione della grande ricchezza che il mestiere tradizionale incorpora e che appare un riferimento importante e obbligato fin dalla formazione di base, specie nello scenario delle attività di restauro, recupero e manutenzione.
8. Il modello formativo deve essere nazionale ed europeo
  Dal momento che il nuovo quadro normativo (L.196/97) favorisce la nascita di un sistema nazionale per la formazione degli apprendisti, il settore edile, che dispone della rete Formedil, E' pronto ad attivarlo. Pensare in termini nazionali il sistema formativo significa attivare economie di scala nella realizzazione della programmazione didattica, degli strumenti didattici, della formazione dei docenti, migliorando per questa via la produttività del tempo formativo, la qualità del prodotto, la sua certificazione e le stesse condizioni di lavoro a partire dalla sicurezza. Ciò in una prospettiva di confronto europeo, come richimato espressamente dalla recente comunicazione inviata dalla Commissione Europea agli Stati membri in materia di obiettivi per la competitività dell’industria delle costruzioni.
9. Il modello formativo si articola localmente
  Le tradizioni locali, il patrimonio operativo delle singole Scuole Edili, le vocazioni specifiche in relazione anche alle tradizioni costruttive del territorio, vanno considerate ricchezze da salvaguardare e sviluppare. La dislocazione operativa della formazione può essere ancor più capillare, proprio in quanto pensata più centralmente, sia a livello nazionale che regionale, ed agita localmente.
10. Il modello formativo deve essere multiutenza
  La predisposizione di modelli formativi modulari come quelli riferiti al monte ore annuo per apprendisti, torna utile per una serie di altri potenziali destinatari. Ad esempio: titolari di contratti di formazione/lavoro, studenti dell’anno terminale della scuola dell’obbligo innalzata a 15 o 16 anni, studenti degli Istituti tecnici attinenti il settore e delle Università, lavoratori in produzione senza qualifica, lavoratori in fase di sostegno al reddito.
le dieci regole sono state pre-sentate al Convegno "GIOVANI, LAVORO, CARRIERA IN EDILIZIA" pro-mosso a Verona , il 12 dicembre 1997 da FORMEDIL e FON-DA-ZIONE EDILSCU