




|
 
|
Il Ministero del Lavoro e della Previdenza
Sociale
DECRETO 16 maggio 2001
Individuazione dei contenuti delle attivita' di formazione
degli apprendisti di cui all'art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica
n. 257 del 12 luglio 2000.
Il
Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale
di concerto con
Il Ministro della Pubblica Istruzione
Vista la
legge del 24 giugno 1997, n. 196, recante disposizioni in materia di
promozione dell'occupazione;
Vista la legge del 17 maggio 1999, n.
144, art. 68, relativo all'obbligo di frequenza di attivita' formative
e art. 69, relativo all'istruzione e formazione tecnica superiore;
Visto il decreto del Ministro del lavoro
e della previdenza sociale del 20 maggio 1999, n. 179, relativo all'individuazione
dei contenuti delle attivita' di formazione degli apprendisti;
Visto il decreto del Presidente della
Repubblica del 12 luglio 2000, n. 257, art. 5, sull'assolvimento dell'obbligo
nell'apprendistato;
Visto l'accordo della Conferenza unificata
Stato-regioni del 14 settembre 2000 in materia di istruzione e formazione
tecnica superiore;
Acquisito il parere della Conferenza
unificata Stato-regioni;
Sentite le organizzazioni sindacali dei
lavoratori e dei datori di lavoro maggiormente rappresentative sul piano
nazionale;
Decreta:
Art. 1
Finalità
1.
|
I moduli formativi aggiuntivi di cui all'art. 5 del decreto del
Presidente della Repubblica n. 257 del 12 luglio 2000 sono rivolti
a:
elevare il livello culturale e professionale dei giovani apprendisti
al fine di favorire il loro pieno e proficuo inserimento sociale;
fornire le competenze di base per un efficace inserimento nel
mondo del lavoro;
favorire gli eventuali passaggi nel sistema di istruzione e
formazione, ed in particolare nel sistema di Istruzione e formazione
tecnica superiore (IFTS) attraverso il conseguimento degli standard
minimi previsti per l'accesso a tale sistema.
|
Art. 2
Oiettivi e standard
1.
|
Le attività formative di cui all'art. 1 del presente decreto
perseguono gli obiettivi, di seguito indicati, articolati in tre
aree: competenze linguistiche (lingua italiana e una lingua straniera),
competenze matematiche e competenze informatiche. Gli standard
delle competenze acquisite nella formazione esterna e nel luogo
di lavoro, vengono misurati sulla base degli indicatori di riferimento
relativi a ciascuna delle aree di competenza individuate.
Competenze linguistiche.
Lingua italiana:
esprimersi e comunicare in lingua italiana in forma corretta ed
adeguata alle esigenze di interazione
sociale, di inserimento professionale, di espressività
individuale;
utilizzare in modo efficace le diverse modalità' dei registri
comunicativi;
indicatori di riferimento: livello 3 della scala IALS - International
Adult Literacy Survey.
Lingua straniera:
possedere una proprieta' di linguaggio adeguata a semplici situazioni
quotidiane;
essere in grado di interagire in situazioni interpersonali e di
gruppo;
comprendere semplici testi, anche a carattere informativo;
indicatori di riferimento: livello 2 della scala ALTE - Association
of Language Testers in Europe.
Competenze matematiche.
Risolvere situazioni problematiche in diversi ambiti di esperienza
con l'uso di appropriati strumenti matematici;
Effettuare calcoli, misure e rappresentazioni attraverso grafici
e tabelle, soprattutto in relazione a problemi e situazioni della
vita quotidiana e professionale;
Interpretare ed utilizzare le rappresentazioni statistiche riferite
a situazioni della vita quotidiana e professionale;
Indicatori di riferimento: livello 3 della scala ALLS Adult
Literacy ad Lifeskills Survey.
Competenze
informatiche.
Conoscere ed utilizzare i principali programmi applicativi;
Reperire e scambiare informazioni attraverso l'utilizzo di reti
informatiche;
Indicatori di riferimento: ECDL - European Computer Driving License.
2. Il conseguimento di livelli di competenza diversi rispetto
agli standard indicati viene comunque certificato e puo' costituire
credito formativo nell'ambito del sistema formativo integrato.
3. Oltre alle aree di competenza indicate nel precedente comma
1, almeno 8 ore annue sono dedicate a ciascuna delle seguenti
aree di contenuto:
Orientamento professionale:
conoscere l'andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni
di professionalita' del sistema produttivo in funzione dello sviluppo
del proprio progetto professionale.
Elementi di cittadinanza attiva:
partecipare responsabilmente alla vita sociale e pubblica, in
relazione allo sviluppo del proprio progetto personale e professionale;
saper interagire con l'amministrazione ed i servizi pubblici e
privati nella considerazione dei propri diritti e dei propri doveri.
|
2.
|
Il conseguimento di livelli di competenza diversi rispetto agli
standard indicati viene comunque certificato e puo' costituire
credito formativo nell'ambito del sistema formativo integrato.
|
3.
|
Oltre alle aree di competenza indicate nel precedente comma 1,
almeno 8 ore annue sono dedicate a ciascuna delle seguenti aree
di contenuto:
Orientamento professionale:
conoscere l'andamento del mercato del lavoro e dei fabbisogni
di professionalita' del sistema produttivo in funzione dello sviluppo
del proprio progetto professionale.
Elementi di cittadinanza attiva:
partecipare responsabilmente alla vita sociale e pubblica, in
relazione allo sviluppo del proprio progetto personale e professionale;
saper interagire con l'amministrazione ed i servizi pubblici e
privati nella considerazione dei propri diritti e dei propri doveri.
|
Art. 3
Criteri di progettazione
1.
|
Al fine di raggiungere gli obiettivi indicati nel precedente
art. 2, la progettazione dei moduli formativi aggiuntivi viene
effettuata in raccordo con il percorso di cui all'art. 16, comma
2, della legge 24 giugno 1997, n. 196, seguendo criteri di flessibilita'
e di personalizzazione, sulla base del livello di conoscenze e
competenze posseduto, dell'eta' degli apprendisti, della durata
e dei contenuti professionali del contratto di apprendistato,
degli standard previsti nel presente decreto.
2. Il primo modulo e' dedicato all'accoglienza e alla definizione
del patto formativo tra l'apprendista e la struttura formativa.
Tale modulo sara' realizzato, ove possibile, in raccordo con quanto
previsto all'art. 1, comma 2 del decreto del Ministro del lavoro
del 20 maggio 1999, n. 179.
|
Art. 34
Strumenti per la valutazione
1.
|
La commissione di cui all'art. 4 del decreto del Ministro del
lavoro n. 179 del 20 maggio 1999 predispone, avvalendosi del supporto
tecnico dell'ISFOL, la strumentazione per la verifica dei livelli
di
competenza acquisiti, secondo gli standard previsti al precedente
art. 2.
|
Roma, 16 maggio 2001
Il Ministro della pubblica istruzione
De Mauro |
p. Il Ministro del lavoro
e della previdenza sociale
Morese
|
|