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I Soggetti Coinvolti nella Formazzione dell'Apprendista
Ruoli Compiti Rapporti
Il contratto di apprendistato, quale speciale
contratto di lavoro, comporta l'obbligo per l'impresa di impartire
la formazione all'apprendista. La formazione per l'apprendista si
attua sia attraverso l'affiancamento sul posto di lavoro (on the job),
sia consentendo, all'esterno dell'azienda presso le Agenzie accreditate
dalle Regioni, la frequenza dei corsi formativi promossi, per delega
delle Regioni stesse, dalle Amministrazioni Provinciali. L'articolo
17 della legge 196 del 1997 prevede l'accreditamento degli enti di
formazione , individuando nelle reti costituite da questi enti un
punto fondamentale della riqualificazione del settore.
La Formazione dentro l'impresa richiede l'accompagnamento dell'apprendista
attraverso la figura del Tutor aziendale
La Formazione fuori dell'impresa avviene con il coinvolgimento delle
Agenzie di Formazione accreditate.
Quella dell'apprendista è una figura non facilmente inquadrabile,
in quanto di volta in volta diversificata soprattutto per età e per
titolo di studio. Spesso l'apprendista è un giovane che ha abbandonato
gli studi a seguito di ripetuti insuccessi, restio a tornare sui banchi
di scuola e convinto che un mestiere si impari
facendo. Dobbiamo inoltre tenere presente
che nella società di oggi i giovani si trovano a fronteggiare una
realtà complessa, con cambiamenti che coinvolgono le imprese, il lavoro,
i mestieri, una realtà soggetta a profonde trasformazioni in cui non
sempre le nuove generazioni riescono a muoversi con la necessaria
consapevolezza. È importante sottolineare che le innovazioni introdotte
dal nuovo contratto di apprendistato costituiscono una leva per favorire
l'occupazione giovanile con l'obiettivo fondamentale di migliorarne
la preparazione professionale, tenendo conto del bisogno diffuso di
benessere che caratterizza molte delle loro aspirazioni. A promuovere
la formazione per gli apprendisti non sono esclusivamente gli attori
della concertazione, cioè i tre poteri congiunti
- Governo
- Sindacati dei lavoratori
- Associazioni Imprenditoriali
che ritengono importante un investimento in formazione per poter ottenere
una maggiore qualificazione delle risorse umane. Occorre che questi
tre poteri ottengano il coinvolgimento e l'impegno degli altri attori
in gioco giovani ed imprese,
insomma una pluralità di soggetti, che sono portatori
di interessi. È importante che tutti convengano che un investimento
in formazione sia fondamentale per ottenere una maggiore qualificazione
professionale. E' importante aver superato la tradizionale visione
di una formazione ridotta a pura formalità, come fosse una realtà
estranea ai propri interessi e qualcosa di astratto calato dall'alto.
Nel loro contratto giovani ed
imprese esprimono
interesse alla formazione, in quanto apportatrice di un valore aggiunto
reciprocamente apprezzabile. Le ragioni dell'interesse sulla riforma
dell'apprendistato nascono dunque dalla consapevolezza. di obiettivi
convergenti del soggetto apprendista da un lato e del soggetto impresa
dall'altro. Riportando a sintesi tutto il ragionamento, va sottolineato
come il processo formativo costituisca un'azione di sistema che avvia
e sviluppa collaborazioni sinergiche tra strutture ed organizzazioni
diverse, quali le Aziende, le Agenzie di Formazione, le Parti Sociali.
Questa partnership rappresenta un solido punto di riferimento nella
responsabilità della gestione e della continuità della formazione
per l'apprendista. Inoltre tale partnership realizza e consolida una
rete di rapporti che può avere ricadute ampie e positive per creare
nuova occupazione, prevenire il disagio, l'esclusione sociale e l'emarginazione,
garantire un sistema formativo per l'apprendistato come sviluppo continuo
di conoscenze e competenze. Il nuovo apprendistato dunque è anche
da intendersi come occasione di apprendimento e formazione, di crescita
culturale e professionale di tutti gli attori coinvolti.
- Il Tutor aziendale acquisisce competenze di guida esperta nel processo
di inserimento dell'apprendista in azienda, secondo un processo di
apprendimento lungo tutto l'arco della vita
- L'Apprendista acquisisce una formazione professionale mirata, secondo
un processo di apprendimento personalizzato
- L'Agenzia di formazione acquisisce esperienza apprendendo a relazionarsi
con il sistema sociale ed il sistema produttivo del territorio ú L'Impresa
acquisisce il "plus valore della formazione" come un proprio valore
aziendale

Il Tutor Aziendale è "Maestro
di Esperienza" e "Maestro di Competenza"
Il Tutor è "Maestro di Esperienza"
in quanto ha acquisito dalla pratica quotidiana conoscenze e abilità.
Il Tutor è nello stesso tempo "Maestro di Competenza" in quanto sa
trasmettere la consapevolezza del fare all'apprendista, che essendo
inesperto deve imparare. Una delle abilità del Tutor è dunque quella
di trasformare il proprio vissuto esperenziale di lavoro (sapere tacito)
in conoscenza da trasferire all'apprendista (sapere esplicitato).
- La figura del Tutor aziendale assicura il necessario
raccordo tra il mondo del lavoro e la formazione esterna.
- Il Tutor aziendale si pone come interfaccia, un punto di riferimento,
nel facilitare il processo di crescita personale e professionale dell'apprendista.
È capace nel far comprendere
- quali sono i passaggi logici e operativi necessari
per eseguire il compito
- quali sono le presumibili difficoltà e gli errori in cui è più facile
incorrere.
Sa mettersi nei panni dell'altro e
tiene sempre presente che ciò che per lui è evidente non sempre lo
è per l'inesperto apprendista.
Il Ruolo dell'Impresa
Nelle politiche attive per il lavoro
e nel processo di cambiamento del sistema lavoro - istruzione - formazione,
l'apprendistato assume quel ruolo che abbiamo cercato di delineare,
in cui centrale è l'obiettivo di facilitare l'ingresso dei giovani
nel mondo del lavoro favorendo insieme la crescita personale e quella
professionale. La legge 196 del 1997, attraverso l'introduzione di
profonde modifiche alla precedente normativa, valorizza l'intreccio
tra il sapere della formazione e l'esperienza di lavoro, mirando all'apprendimento
da parte dei giovani di nuove competenze. In un settore in crescita
come quello dell'edilizia, è interesse delle imprese poter disporre
di lavoratori sempre più qualificati. Come è stato sopra descritto
il nuovo contratto di apprendistato risponde a questa esigenza. Infatti
l'impresa si trova nelle migliori condizioni per offrire ai giovani
una preparazione professionale qualificata. Inoltre esistono vantaggi
come le agevolazioni sia per la quota a carico dell'apprendista che
per quella a carico dell'azienda. Le favorevoli condizioni promosse
dall'azienda per l'efficacia formativa definiscono la cultura e il
clima organizzativo. L'azienda in cui l'apprendimento
continuo sia considerato un valore ed un
obiettivo condiviso, sceglie la formazione come investimento in risorse
umane. Tale investimento consiste nel valorizzare al massimo le potenzialità
personali, considerando la risorsa umana come un vero capitale. Quando
l'impresa assume l'apprendista intervengono fattori diversi di cui
si deve tenere conto. Per la maggior parte degli apprendisti questi
sono i primi passi nel mondo del lavoro, si può quindi comprendere
quanto sia importante il momento dell'accoglienza all'entrata nella
situazione lavorativa e formativa. Si tratta di una situazione nuova
e impegnativa, un aspetto sicuramente determinante del processo di
apprendimento non solo di competenze tecnico-operative ma anche di
competenze trasversali come
- mercato di riferimento dell'impresa
- organizzazione aziendale
- clima aziendale
- funzioni - ruoli - competenze nei vari settori
- ritmi produttivi
- esigenze lavorative
L'azienda compie un investimento dedicando tempo e risorse nella formazione
di figure professionali ritenendo che l'investimento sia positivo
e vantaggioso, non solo in termini di agevolazioni contributive.
Le Agevolazioni del Contratto di Apprendistato
- Le agevolazioni contributive concesse alle
imprese sono subordinate alla effettiva partecipazione degli
apprendisti alle iniziative formative extra - aziendali con
il vincolo delle 120 ore medie annuali di formazione.
- La quota a carico dell'azienda Per l'impresa che si avvale
di contratti di apprendistato, è previsto un contributo minimo
di circa 5.190 lire settimanali per apprendista ( 5.010 al
netto del contributo INAIL) La quota a carico dell'apprendista.
Il lavoratore gode di una trattenuta ridotta a fini previdenziali,
pari al 5,54%
- I benefici contributivi sono mantenuti per un anno dopo
la trasformazione del rapporto di apprendistato in contratto
a tempo determinato.
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Gli Obblighi dell'Impresa Circa l'Informazione
per la Sicurezza articolo 21 del
Decreto Legislativo n. 626 del 1994
- i rischi per la sicurezza e la salute collegati
all'attività dell'impresa in generale
- le misure e le attività di protezione e prevenzione adottate
- i rischi specifici cui è esposto, in relazione alla attività
svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali
in materia
- i pericoli connessi all'uso di sostanze e preparati pericolosi
sulla base delle schede e dei dati di sicurezza previste dalla
normativa vigente e dalle norme di buona tecnica
- le procedure che riguardano il pronto soccorso, la lotta anti
incendio e l'evacuazione dei lavoratori
- il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e
il medico competente
- i nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure
relative alla prevenzione - incendio, evacuazione dei lavoratori,
pronto soccorso
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Alcuni Obblighi Legislativi dell'Impresa
1. Rispettare, in caso di assunzione di apprendisti
minorenni, la legge sul lavoro dei minori
2.Farsi rilasciare dall'Ispettorato del lavoro competente per
territorio, un'autorizzazione in cui si precisa
- la formazione che verrà impartita
- la prestazione richiesta
- la qualifica che potrà essere conseguita
3.Non assumere un numero di apprendisti superiore
al numero dei lavoratori qualificati e specializzati già in
forza all'azienda
4.Conservare all'apprendista il posto con la
qualifica conseguita al termine del periodo di apprendistato
( se non è stata data disdetta secondo quanto dispone l'articolo
2118 del Codice Civile)
5.Computare il periodo di apprendistato
nell'anzianità di servizio
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La Formazione in Azienda e la Formazione Esterna
Riprendendo il significato di formazione, nuovi orizzonti
si aprono per un'impresa in cui centrale appare lo sviluppo delle
risorse umane. L'apprendista è persona che attraverso la formazione
si porrà per l'azienda come capitale umano che concorre al miglioramento
delle performance dell'azienda sul mercato. L'intervento formativo
poggia essenzialmente su queste considerazioni. Nell'apprendistato
un corso di formazione a livello aziendale ed extra aziendale, e la
relativa certificazione di apprendimento, costituiscono un plusvalore
sia per l'apprendista che per l'impresa. La formazione esterna si
articola in due livelli: quello di base-trasversale e quello professionalizzante.
Le competenze trasversali sono quelle che qualunque lavoratore deve
possedere, qualunque sia il settore in cui presta la sua opera. Secondo
il decreto dell'8 aprile 1998 "Disposizioni concernenti i contenuti
formativi delle attività di formazione degli apprendisti" tali competenze
riguardano la capacità di comprendere
- l'organizzazione dell'impresa e le caratteristiche del processo
produttivo
- l'ambiente di lavoro e il sistema di relazioni instauratosi nell'azienda
- le misure di sicurezza individuale ed ambientale
- le caratteristiche del contratto.
L'apprendista disporrà così di una serie di strumenti base per potersi
muovere nei contesti lavorativi e per avere idee chiare dei propri
diritti e doveri in azienda.
*La formazione complementare esterna deve
comprendere, per almeno il 35% delle ore previste, un'area formativa
generale, con conoscenze linguistiche, matematiche, economiche,
organizzative e gestionali.
*Per il resto deve invece prevedere una formazione tecnica-operativa,
con un uno stretto collegamento alla attività che si svolge sul
posto di lavoro.
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Le attività formative esterne all'azienda
devono essere pari almeno a 120 ore medie annue (vedi pag. 11),
che possono essere ridotte nel caso in cui l'apprendista abbia
un titolo di studio.
I contenuti sono distinti in
Contenuti a carattere trasversale
Contenuti a carattere professionalizzante
Quelli a carattere trasversale riguardano il
recupero eventuale di
conoscenze linguistico - matematiche
comportamenti relazionali
conoscenze organizzative
conoscenze gestionali
conoscenze economiche
Quelli a carattere professionalizzante sono differenziati
per le singole figure professionali e si distinguono in
contenuto tecnico
contenuto scientifico
contenuto operativo
La formazione, che deve essere impartita
durante l'orario di lavoro, dovrà essere svolta, senza alcuna
spesa per il datore di lavoro, nelle strutture accreditate dalle
Regioni per la formazione professionale. LA PARTECIPAZIONE AI
CORSI TEORICI DI FORMAZIONE E' OBBLIGATORIA PER COLORO CHE SONO
STATI ASSUNTI A PARTIRE DAL 19 LUGLIO 1998
L'articolo 16 della Legge
196 del 1997 ha istituito il Tutor aziendale, un lavoratore
dell'impresa o l'imprenditore stesso
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Formazione Esterna all'Azienda
L'azienda è il luogo più adatto per sviluppare nell'apprendista
la capacità di acquisire una visione a 360° del processo di lavoro,
per rafforzare o sviluppare le competenze necessarie alle specifiche
esigenze dei compiti. Nella formazione extra-aziendale, l'apprendista
può imparare le nozioni fondamentali relative ad una procedura operativa
o relative all' organizzazione aziendale. Comunque è nella vita lavorativa
del giorno dopo giorno che può concretamente vedere e sperimentare
come le nozioni apprese in aula si possono davvero praticare. Per
facilitare l'integrazione tra formazione extra-aziendale e formazione
aziendale, la nuova normativa nazionale ha istituito la figura del
Tutor aziendale, un lavoratore dell'impresa (o il titolare stesso
dell'impresa se questa è artigianale o ha meno di 15 dipendenti) che
ha il compito di curare il collegamento tra percorso formativo in
azienda e formazione esterna. Come si è visto al ruolo del Tutor aziendale
sono assegnate numerose funzioni.
Come interviene il Tutor Aziendale
Quando in accordo con l'Agenzia di Formazione il Tutor
definisce quali competenze l'apprendista dovrebbe acquisire o sviluppare
attraverso il percorso individuale di formazione, si decidono le tecniche
didattiche (modalità e strumenti) più opportune nel contesto aziendale
specifico per facilitare l'apprendimento e lo sviluppo di competenze
. L'accompagnamento è la tecnica più diffusa per l'affiancamento del
Tutor all'apprendista in modo che possa svolgere il compito richiesto
"vedendo e imitando", ma non solo. E' necessario infatti che si tenga
conto del fatto che in alcuni momenti il semplice affiancamento non
basta, ma si impone una riflessione ulteriore
- sulle procedure attuate nello svolgimento del proprio compito
- sui risultati raggiunti
- sulle difficoltà incontrate
- su come migliorare le prestazioni e risolvere le criticità
Il come e il dove della Formazione
per gli apprendisti |
formazione extra aziendale |
- si struttura in interventi formativi della
durata di 120 ore a cadenza annuale
- si svolge nelle strutture formative scelte
in base ai requisiti richiesti dalla Regione e dalla normativa
comunitaria
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formazione aziendale |
- si struttura in interventi formativi a cadenza
annuale
- si svolge all'interno dell'azienda con l'accompagnamento
del Tutor aziend
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Lo schema seguente intende visualizzare la
gestione operativa della formazione professionale in edilizia
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Il Ruolo della Scuola Edile
Il sistema formativo edile è strutturato
in rete su tutto il territorio nazionale di cui i principali nodi
sono
- Formedil,
l'Ente nazionale per la formazione professionale in edilizia che rappresenta
l'organismo centrale
- Formedil Regionali,
le varie articolazioni rappresentate dagli organismi che operano a
livello regionale
- Scuole Edili,
i centri di formazione del settore, diffusi in rete e dislocati nei
territori provinciali, che sono stati istituiti, tramite il contratto
di lavoro nell'edilizia, per garantire la formazione e l'aggiornamento
degli operatori del settore.
Mission di Formedil è promuovere,
attuare e coordinare a livello nazionale le iniziative di formazione,
qualificazione e riqualificazione professionale, che vengono realizzate
a livello territoriale nel comparto delle costruzioni. Il Formedil
ogni anno rileva, attraverso un monitoraggio nazionale, le attività
di formazione professionale realizzate nei territori provinciali.
Con la produzione di materiali e sussidi didattici, l'Ente contribuisce
al miglioramento delle performance dei centri formativi territoriali,
in particolare questi prodotti didattici riguardano
la formazione per l'apprendistato
la formazione e l'informazione sulla
sicurezza in edilizia
la formazione nel campo del restauro
e il recupero edilizio
la formazione nel settore della installazione, posa di materiali
e componenti per l'edilizia
la formazione degli operatori del dialogo sociale di settore
Le Scuole Edili sono referenti
privilegiate per fornire agli apprendisti la necessaria formazione
esterna. Il sistema Formedil, in collaborazione con la Commissione
Nazionale dei Comitati Paritetici Territoriali, promuove attività
formative anche per la sicurezza nel settore delle costruzioni.
Le Scuole Edili con i Comitati Paritetici
Territoriali operano in sinergia per
diffondere la cultura della sicurezza promuovendo una politica attiva
della prevenzione degli infortuni, dell'igiene nell'ambiente di
lavoro e della sicurezza delle risorse umane nel settore delle costruzioni.
Le realtà del settore delle costruzioni
L'edilizia è fra i comparti industriali quello
più caratterizzato da precarietà e discontinuità organizzativa. I
cantieri hanno una vita media di poco superiore all'anno e l'operaio
edile raramente lavora a lungo per la stessa impresa. Questa precarietà
del lavoro edile, unita ad altri aspetti di fragilità del sistema,
ha spinto le Parti Sociali del settore a dare vita e a gestire "insieme"
strutture bilaterali in grado di assicurare l'attuazione delle normative
contrattuali nazionali e provinciali , la gestione in materia di sicurezza
sui luoghi di lavoro, la formazione professionale degli operatori
edili. Tali strutture sono
Le trasformazioni in atto nel comparto delle
costruzioni negli ultimi decenni hanno determinato l'evoluzione dello
strumento delle Scuole Edili che, tra gli Enti Bilaterali di Formazione
in Italia, rappresentano la più rilevante organizzazione formativa
riferita ad una singola categoria industriale, quella delle costruzioni.
Le Scuole Edili, oltre a quanto abbiamo sopra descritto, operano in
materia di formazione per i giovani disoccupati/inoccupati, per studenti
degli istituti professionali attinenti al settore, per percorsi di
aggiornamento e/o di specializzazione di nuovi profili, collabora
con altre strutture formative nella Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore( IFTS ) e per la gestione dei tirocini pratici.
Fino a ieri il sistema di trasmissione di
competenze era quello diretto fra "Maestro" e "Apprendista"
Dinanzi alle rapide trasformazioni in atto nell'edilizia,
non ultima la grave carenza di manodopera che colpisce molte zone
del Paese, i vecchi sistemi si sono rivelati non più sufficienti.
E' necessaria una nuova preparazione e qualificazione, che agisca
in stretto collegamento con la scuola, con il mondo del lavoro e con
il sistema formativo. La crescente polverizzazione delle imprese,
la diminuzione di lavoratori italiani disposti a operare nell'edilizia,
il conseguente e progressivo aumento numerico dei lavoratori stranieri
attratti dalle opportunità di occupazione, sono realtà che si affacciano
nel nostro Paese a partire dalla metà degli anni '80 . La presenza
di lavoratori stranieri nei cantieri edili ha prodotto da una parte
il recupero, anche se parziale, del turnover, dall'altra nuove esigenze
formative. E' stato dunque necessario affiancare alla formazione tecnica
nuovi interventi mirati alla alfabetizzazione linguistica e plurilingue
e all'accompagnamento per favorire l'integrazione sociale e il diritto
di cittadinanza. Il comparto dell'edilizia oggi organizza in modo
strutturale percorsi formativi destinati ai lavoratori stranieri.
La sensibilità a tale riguardo emerge anche dallo sviluppo di azioni
specifiche per favorire l'inserimento di stranieri nel mercato del
lavoro, secondo progetti di azioni formative mirate.
I lavoratori nell'edilizia sono tra
quelli più esposti a rischi
E' in crescita la sensibilità sulla
sicurezza. Sono sempre più numerose le campagne sulla sicurezza in
edilizia promosse da tutti quegli organismi che si occupano di prevenzione
e sicurezza sul lavoro, nel rispetto della qualità ambientale e sociale
dei luoghi di lavoro. A questo sono interessati non solo i lavoratori
dipendenti a tempo indeterminato, ma tutte le categorie di lavoratori
a tempo determinato, quelli interinali, quelli a collaborazione, quelli
delle ditte appaltatrici. La cultura della prevenzione dovrà trovare
più spazio nelle scuole e anche più risorse per la prevenzione, più
incentivi alle aziende "sicure", più formazione per evitare gli incidenti
sul lavoro. Il Formedil, sulla base di una accordo siglato nel 1998
con la rappresentanza di ANCE, FENEAL UIL, FILCA CISL, FILLEA CGIL,
ha elaborato e attuato un modello per la formazione esterna degli
apprendisti presso le scuole edili provinciali. Il Ministero del Lavoro
ha affidato a Formedil un progetto sperimentale sull'apprendistato
in edilizia. Dunque il Formedil, con l'incarico conferitogli dalle
parti sociali e in collaborazione col Ministero del Lavoro e della
Previdenza Sociale, ha realizzato un progetto sperimentale di formazione
esterna, che ha garantito la formazione qualificata di migliaia di
giovani.
La sperimentazione è nata dalla esigenza di
superare le difficoltà della transizione e promuovere l'organizzazione
dell'offerta formativa da parte delle Regioni, che programmano
e gestiscono la formazione professionale. Così il Ministero del
Lavoro, utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo, ha avviato
tale sperimentazione di formazione esterna per gli apprendisti,
con un'organizzazione dell'offerta formativa del tutto inedita
nel nostro Paese .
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Il progetto, realizzato in 38 province, ha messo
in campo percorsi e modelli formativi nuovi e innovativi tendenti ad
una qualificazione professionale di stampo europeo. Tali percorsi costituiscono
prezioso patrimonio didattico.
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