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Finalità del progetto

L’apprendistato (L. 25/55) è stato inserito e regolamentato nel CCNL Industria Edile nel 1983, prevedendo che l’“istruzione complementare” fosse svolta di norma dalle Scuole Edili. Il settore dell’edilizia, pertanto, ha da tempo la regolazione contrattuale dell’apprendistato e, disponendo di una capillare rete di Scuole Edili dislocate in tutto il territorio nazionale, possiede già le condizioni di base per procedere a costituire in tempi ragionevolmente brevi un sistema formativo nazionale per la formazione degli apprendisti che attui in modo coerente quanto previsto dal nuovo quadro legislativo (L. 196/97). La finalità principale del presente progetto è di avviare un’estesa sperimentazione di tale sistema formativo nazionale, mediante la messa a punto e lo sviluppo di un modello formativo che presenta caratteri radicalmente innovativi rispetto alla tradizione formativa consolidata nel settore e intende da un lato inserirsi dei trends di mutamento della professionalità edile e dall’altro essere funzionale allo scenario di riforma della Scuola Secondaria. Il mercato del lavoro nel settore delle costruzioni è complesso e attraversato da forti tensioni: una crescente difficoltà nell’afflusso di giovani nelle aree del Centro-Nord, una forte necessità di qualificazione e risanamento delle condizioni della prestazione lavorativa, associata a necessità di modernizzazione del settore nelle aree più deboli, in particolare nel Sud. Le possibilità di assorbimento di nuova manodopera che comunque globalmente sussistono nel nostro Paese, sono però condizionate dalla necessità che la nuova manodopera possegga, o sviluppi in breve tempo, livelli professionali adeguati alle esigenze del moderno modo di costruire e recuperare il patrimonio edificato. Di qui la necessità di attivare in tempi ragionevolmente brevi un meccanismo nazionale di formazione che tratti rilevanti quantità di apprendisti e permetta l’avviamento effettivo e qualificato di carriere professionali. Seguire un efficace iter formativo, studiato e programmato a misura delle esigenze dei giovani lavoratori, deve rappresentare per gli apprendisti un’op-portunità praticabile per costruire un positivo rapporto con il lavoro superando la logica del semplice scambio fatica/salario. Deve aprire nei giovani da poco entrati in cantiere la prospettiva di un mestiere svolto in termini professionali, con spessore di cultura tecnica e operativa, con le prospettive di costruirsi una carriera e sicurezze personali. Con riferimento a questi temi, che si ritiene abbiano una rilevanza oggettiva anche al di là dello stretto ambito di settore, la formazione degli apprendisti nel quadro della L. 196/97 rappresenta un’opportunità di assoluto interesse. Il presente progetto prevede a livello nazionale una importante attività di elaborazione di tipologie formative modulari, di programmazioni didattiche dettagliate, di mezzi e materiali didattici su vari supporti. Su questo versante si ritiene di investire risorse ed energie per raggiungere un forte grado di produttività del tempo formativo e conseguire l’obiettivo di far decollare le attività di formazione per gli apprendisti in modo capillare, anche in realtà formative prive di esperienze pregresse consolidate.